Santuario della Madonna di Tagliavia
Agli albori del XIX Secolo. L'Arcivescovado di Monreale, che ne era proprietario, da tempo impegnato a ricavare qualche soldo dalle aride colline del Feudo di Tagliavia (già Rahalmia), considerò grazia ricevuta quella domanda di affitto inoltrata dalla Famiglia Lo Jacono di Mistretta, dedita alla pastorizia. E si affrettò ad accoglierla. "Una serena mattina di aprile, i Fratelli più giovani decisero di raccogliere dei sassi per costruire un riparo per le greggi. Con stupore e gaudio si accorsero che, tra quelle "ciache" c'era una piccola lastra di ardesia con la bellissima immagine della Madonna raffigurata nell'atto di donare il Rosario a San Domenico, mentre il piccolo Gesù in braccio alla Madre, porge una corona di spine a Santa Caterina . Nell'angolo in basso a sinistra del dipinto poterono ammirare anche un cane con la fiaccola in bocca: simbolo dell'Ordine dei Domenicani
L'intera famiglia ringraziò il Cielo di cotanto inaspettato dono e tornò alla realizzazione dell'ovile. Grande fu la meraviglia nel vedere dell'acqua, abbondante, sgorgare sotto i colpi del piccone. Qualcosa di prodigioso era avvenuto
Qualche giorno dopo gli animali furono preda di una grave epidemia; i Lo Jacono li abbeverarono con l'acqua della nuova sorgente e, gridando al miracolo,constatarono la subitanea guarigione.Inserisci qui il tuo testo...